Un cane smarrito è spaesato, si muove in modo confuso, non ha una direzione, spesso insegue i passanti. Se si incontra un cane che manifesta questi atteggiamenti, quasi sicuramente si tratta di un cane smarrito.
Avere a che fare con un cane spaventato e smarrito non è sempre facile; quindi agite con la massima prudenza. Questi i consigli di base:
• Chiamare aiuto senza urlare e senza agitarvi per non impaurire ulteriormente il cane.
• Cercate di controllare gli spostamenti dell’animale.
• Per prendere il cane è necessario infondere fiducia al cane. Come? Per esempio, chiamandolo restando accucciati. Evitare, assolutamente, i movimenti bruschi e gli scatti. Spaventano l’animale. Bisogna muoversi lentamente. Se il cane è diffidente, dobbiamo essere disposti a perderci anche delle ore. Bisogna avere pazienza. Parlare col cane. Tranquillizzarlo. Tentare piano di avvicinarlo e accarezzarlo. E’ del tutto controproducente corrergli incontro. Naturalmente, fondamentale è toglierlo dalla situazione di rischio. È necessario attrarlo verso un’area sicura, come ad esempio in mezzo a un campo, ed allontanarlo dalla strada. L’ideale sarebbe di avere sempre in auto una scatoletta di cibo ed un guinzaglio. Offrire del cibo è spesso una mossa vincente.
• Verificare, incolumità vostra permettendo, se possiede un collare con una medaglietta oppure se è tatuato nell’orecchio o all’interno della coscia.
• Non serve chiamare direttamente il canile perché purtroppo gli addetti possono intervenire solo se chiamati dall’autorità competente.
• In ogni caso, anche se l’animale non è ferito cercate di rassicurarlo, e chiamate i Vigili Urbani o le guardie zoofile. Se è ferito chiamate la Asl e i Vigili Urbani. I vigili urbani sono obbligati a intervenire dal regolamento di Polizia Veterinaria ( n. 320/1954)
• I Servizi Veterinari delle ASL devono avere reperibilità anche notturna e festiva e sono obbligati a intervenire per il ritiro dell’animale non di proprietà. Il mancato intervento è denunciabile perché si tratta di un pubblico servizio.
• Se nessuno interviene e il cane è visibilmente ferito, magari a causa di un incidente, non somministrargli alcun farmaco (i farmaci che vanno bene per noi spesso non vanno bene per gli animali), né cibo, né acqua e portatelo subito dal veterinario.
Per evitare di peggiorare eventuali traumi o fratture appoggiatelo su qualcosa di rigido che faccia la funzione di una barella.
• Per soccorsi in situazioni particolari (tetti, alberi, cunicoli) chiamare i Vigili del Fuoco al numero 115.
• Accertarsi che il cane non sia di qualche abitante residente in zona, che lo lascia libero di circolare, per non rischiare di chiamare organi competenti inutilmente.
Non stupitevi se troverete un’infinità di ostacoli e non desistete.
Esiste legge e l’animale ha il diritto di essere portato nella struttura con il quale il comune è convenzionato. Ogni comune, per legge, deve essere convenzionato con un canile. E soprattutto non lasciate l’animale senza esservi assicurati che l’addetto al canile competente l’abbia preso in consegna. Spesso purtroppo per sbarazzarci dell’animale che abbiamo trovato lo lasciamo in mano a persone che non adempiono al loro dovere. VERIFICARE CHE IL CANE SIA DAVVERO IN CANILE e fatevi dare il nominativo della persona a cui avete consegnato l’animale.
• Compilate dei volantini ed esporli nel luogo del ritrovamento, indicando il numero di telefono di chi ha deciso di occuparsi del cane.
• Pubblicate un messaggio sulla bacheca di siti Web che si occupano di smarrimenti e ritrovamenti.
•Avvertite le Associazioni per la difesa degli animali presenti nella zona e i rifugi, fornendo una dettagliata descrizione dell’animale e comunicando l’eventuale numero di microchip o tatuaggio
Adottare un cane ritrovato si può, ma prima di tutto deve sempre essere condotto in canile!!!
Qui sarà visitato ed identificato a cura del veterinario dell’ASL.
Nel caso in cui sia sprovvisto di un tatuaggio o di un microchip che consentano di rintracciare il proprietario, il cane può, se lo dispone il veterinario ASL, essere affidato temporaneamente per 60 giorni, e poi in via definitiva.